Descrizione Progetto

Mascherina, (1940 c.)

Questo tenerissimo ritratto della figlia Donatella, nata dall’unione con Giuseppina Sala, seconda moglie dello scultore, costituisce il gesso preparatorio per il piccolo marmo presentato alla Galleria Dedalo di Milano nel 1935 e all’Unione Provinciale di Bergamo nel 1941; nello stesso anno fu esposto alla XLV Mostra della Galleria di Roma e successivamente è stato conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Bergamo.
Osservando gli occhi socchiusi, le guance sporte in avanti e la bocca espressivamente aperta, sembra quasi di riuscire a sentire la gaia risata della piccola Dodi, il soprannome con cui è conosciuta anche come artista, mettendo così in risalto l’abilità di Timo Bortolotti nel tradurre le emozioni in scultura.
L’opera fa indubbiamente parte del nucleo poetico più autentico e intimo della produzione di Bortolotti al quale afferiscono numerosi, tenerissimi ritratti infantili ma, in questo specifico caso, lo scultore attraverso il suo lavoro sulla materia riesce a trasmettere il legame e l’affinità che lo legano alla figlia, anche lei artista di professione; non solo unione di sangue quindi ma anche unione intellettuale, declinata nella comune passione per la ricerca artistica, sebbene modulata in direzioni differenti. Donatella è infatti l’unica tra le sorelle Bortolotti a ereditare dal padre l’impulso verso la produzione artistica, ma la sua attività si afferma prevalentemente nel campo della ceramica.
Giulia Stagi