(Lastra a Signa – FI, 1896; Firenze,1971)
Nel 1915 termina gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si forma sotto la guida di Domenico Trentacoste. Autore di opere colossali per l’America del Nord inizialmente di gusto impressionistico, dal 1941 insegna plastica decorativa all’Istituto d’Arte di Lucca. Per le città di Rifredi (1927) e Poggio a Caiano (1930) esegue i monumenti ai Caduti, ma suoi sono anche quelli di Lastra a Signa (1920, Cimitero), Firenze-San Gervasio (1926) e Castel San Niccolò. Tra le altre sue opere si ricordano il frontone dell’Università di Trieste, le sculture del Mausoleo di Glendale a Los Angeles e le statue dell’«Immacolata» per le Basiliche di San Francesco ad Arezzo e ad Assisi. Nel 1933 è eletto Accademico onorario della fiorentina Accademia delle Arti del Disegno. Espone a Venezia nel 1924 («Giuochi dell’amore»), 1930, 1934 («Il calciatore», bronzo) e nel 1942 («La vittoria del lavoro e delle armi»), a Budapest nel 1936, a Napoli nel 1937 e ad Arezzo nel 1938 («Testa di bimbo»), a Roma nel 1939 («Piccolo lottatore»), a Milano nel 1941 («Lottatori» e «Ritratto») e a Firenze con regolarità a diversi Premi del Fiorino e alla Società delle Belle Arti. Nel 1939 espone a San Remo «Lotta greco-romana». Nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze sono conservate le opere «Mia madre» (1930, cera) e «Ritratto della madre» (1916, marmo).

Alfonso Panzetta

Le opere