(Bucine – AR, 1925- vivente)

Intraprende gli studi umanistici dedicandosi poi all’insegnamento. Frequenta i corsi di scultura della Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria di Milano tenuti da Carlo Russo, singolare figura di fabbro siciliano divenuto artista alla scuola di Marino Marini, al quale rimane molto legato. Nel 1974, in occasione del trentennale della Liberazione, la città di Arezzo gli affida la realizzazione del «Monumento-Ossario ai Caduti per la Libertà» eretto nel piazzale del cimitero urbano. L’artista tiene personali di grafica e scultura a Parigi nel 1988 e a Lisbona nel 1989. Dal 1992 fa parte dell’Atelier Aperto di Venezia, diretto da Nicola Sene, e partecipa regolarmente alle mostre di grafica che l’Atelier organizza in Italia e all’estero. Nel 1994 espone a Cividale del Friuli e nel 1996 presso la Galleria Chaplin di Alassio. Fra il 1997 e il 1998 partecipa alla rassegna itinerante Misterium Fascinosum et Tremendum allestita al Museo Parmeggiani di Renazzo di Cento, alla Chiesa di Cennano di Montevarchi e alla Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino con il patrocinio del Comitato per l’Ostensione Solenne della Sacra Sindone del 1998. Nel 1999 partecipa al II Simposio di Scultura Contemporanea di Ostellato nei pressi di Ferrara, realizzando un’opera monumentale per il Parco delle Vallette. Nello stesso anno partecipa alla rassegna Natura morta (con frutta) al Museo Parmeggiani di Renazzo di Cento e a Budrio, occasione in cui la sua opera entra nella collezione permanente del Museo Parmeggiani. Tra il 2000 e il 2001 partecipa alla mostra itinerante Vanitas vanitatum et omnia Vanitas, allestita nei chiostri della chiesa di Santo Stefano a Bologna, alla Fondazione Tito Balestra nel Castello Malatestiano di Longiano e nella Chiesa di Cennano a Montevarchi. Tra il 2002 e il 2005 in alcuni paesi del Comune di Bucine esegue una serie di monumenti commemorativi di stragi fasciste del 1944.

Alfonso Panzetta

Le opere