Descrizione Progetto
Brocca – vaso antropomorfo, 1953
L’opera riporta sul fondo un cartiglio con la scritta “Galleria d’Arte La Colonna. 10° triennale di Milano. Ai Sig. Dodi Bortolotti. Brocca. Ceramica policroma gran fuoco La Colonna 4”. Risulta esposta quindi alla Decima Triennale di Milano (Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne e dell’Architettura Moderna), del 1954 a Palazzo dell’Arte al Parco.
Ha partecipato anche alla mostra “Dodi. Ceramiche, bronzi, disegni, incisioni (1951-2000)” del 2000 presso l’Auditorium comunale di Montevarchi.
Ha partecipato anche alla mostra “Dodi. Ceramiche, bronzi, disegni, incisioni (1951-2000)” del 2000 presso l’Auditorium comunale di Montevarchi.
Il manufatto fa parte della serie di vasi antropomorfi cara all’artista già a partire dai primi anni della sua produzione. Il cranio è tagliato nella parte sommitale, completato dal manico in alto e dal beccuccio sul retro, tipico di Dodi che talvolta concepisce i suoi volti in maniera quasi “scherzosa”. Il vuoto interno si deve a ragioni tecniche, come in tutti gli altri vasi antropomorfi, soluzione che la scultrice ha escogitato per ragioni funzionali, ovvero la maneggevolezza e la leggerezza dell’opera.
Il volto ha i connotati della caricatura, il naso dalla punta sottile affusolata ma dalle narici larghe, apparentemente incongruo rispetto alla grandezza del “faccione” ma in realtà finemente proporzionato; il mento a punta ma che scompare tra le larghe guance e il sottomento opulento.
Il cromatismo è semplice; le ombre, la profondità e l’espressività sono ottenute attraverso la plasticità ma anche il colore, in questo caso l’ocra che risalta sul blu.
Il volto ha i connotati della caricatura, il naso dalla punta sottile affusolata ma dalle narici larghe, apparentemente incongruo rispetto alla grandezza del “faccione” ma in realtà finemente proporzionato; il mento a punta ma che scompare tra le larghe guance e il sottomento opulento.
Il cromatismo è semplice; le ombre, la profondità e l’espressività sono ottenute attraverso la plasticità ma anche il colore, in questo caso l’ocra che risalta sul blu.
Elena Facchino