Descrizione Progetto
Giuditta, (1943 c.)
Timo Bortolotti tratta più volte il tema dell’eroina del popolo ebraico che, grazie alla sua bellezza e con l’inganno, fece invaghire di sé il generale assiro Oloferne e, approfittando dell’ebbrezza di lui, lo uccise decapitandolo con la sua stessa spada.
L’opera, lontana ormai dalla violenza della scena dell’uccisione di Oloferne, mostra una formosa Giuditta in posizione stante, la gamba sinistra avanzata e, di contro, il tallone destro sollevato che, con la mano destra tiene davanti a sé la spada (attualmente mutila di gran parte della lama) utilizzata per decapitare il generale assiro, mentre con l’altra trattiene per i capelli la testa ormai mozzata.
Il volto incorniciato da una corona di capelli intrecciati è leggermente voltato verso sinistra e caratterizzato da un’espressione consapevole e risoluta, mentre con lo sguardo rivolto lontano sembra voler vedere i futuri risvolti del suo gesto eroico.
L’opera, lontana ormai dalla violenza della scena dell’uccisione di Oloferne, mostra una formosa Giuditta in posizione stante, la gamba sinistra avanzata e, di contro, il tallone destro sollevato che, con la mano destra tiene davanti a sé la spada (attualmente mutila di gran parte della lama) utilizzata per decapitare il generale assiro, mentre con l’altra trattiene per i capelli la testa ormai mozzata.
Il volto incorniciato da una corona di capelli intrecciati è leggermente voltato verso sinistra e caratterizzato da un’espressione consapevole e risoluta, mentre con lo sguardo rivolto lontano sembra voler vedere i futuri risvolti del suo gesto eroico.
Giulia Stagi