Descrizione Progetto
(Comunicanda), (1940 c.)
Il rilievo in questione, come ci indica il titolo stesso, rappresenta la Prima Comunione, soggetto che Bortolotti ripropone più volte, anche a tutto tondo, e del quale sono noti un piccolo bozzetto in terracotta e due versioni in marmo, una con figura singola e l’altra con due comunicandePanzetta, 1996, pp.25, 154 e fig. 184).
Su di uno sfondo a motivo geometrico, che vede ripetersi un quadrato con al centro un cerchio, prende vita l’immagine di questa bimba ritratta in uno dei momenti più importanti della sua vita: è il vestito a dominare la scena, mentre il volto e ogni parte anatomica sono solo minimamente abbozzate. L’abito è molto elegante tanto che riusciamo a immaginarci il suo candore: la gonna è formata da ben cinque strati di stoffa, ed è mediante il loro sovrapporsi che l’artista gli conferisce un morbido movimento ondeggiante, fino a farci percepire il lento incedere della piccola, pronta a ricevere il Corpo di Cristo, nonostante la sua effettiva staticità. La bambina sembra stringere tra le mani un rosario e sulla testa indossa un velo che, appoggiato sui capelli, scende leggero sulle spalle arrivando a creare un tutt’uno con la lunga veste.
Su di uno sfondo a motivo geometrico, che vede ripetersi un quadrato con al centro un cerchio, prende vita l’immagine di questa bimba ritratta in uno dei momenti più importanti della sua vita: è il vestito a dominare la scena, mentre il volto e ogni parte anatomica sono solo minimamente abbozzate. L’abito è molto elegante tanto che riusciamo a immaginarci il suo candore: la gonna è formata da ben cinque strati di stoffa, ed è mediante il loro sovrapporsi che l’artista gli conferisce un morbido movimento ondeggiante, fino a farci percepire il lento incedere della piccola, pronta a ricevere il Corpo di Cristo, nonostante la sua effettiva staticità. La bambina sembra stringere tra le mani un rosario e sulla testa indossa un velo che, appoggiato sui capelli, scende leggero sulle spalle arrivando a creare un tutt’uno con la lunga veste.
Veronica Becattini