Descrizione Progetto
Autoritratto con Gianni, 1974
L’opera fa parte della serie di vasi antropomorfi. Le due teste, affettuosamente accostate, sono tagliate nella parte sommitale, come in tutti gli altri vasi dell’artista della stessa tipologia. Risultano tuttavia distinte e separate, quasi a sottolineare la reciproca autonomia di pari passo alla vicinanza di coppia.
Le rughe di espressione, le ombreggiature, le profondità dei volti sono ottenuti attraverso sottili pennellate nere, che risaltano sul celeste della carnagione, resa più viva e meno fredda dal rosato delle guance, della punta del naso e dal rosso delle labbra. Spiccano i grandi occhi, enfatizzati come gli altri connotati dei volti (i nasi, le narici, gli zigomi, le orecchie, le labbra) e incorniciati dalle sopracciglia, lineari e come dipinte in Dodi, arruffate e ricce in Gianni. L’espressività non è nei sorrisi o negli sguardi, ma nella plasticità e soprattutto nel cromatismo. L’opera risulta al momento inedita.
Le rughe di espressione, le ombreggiature, le profondità dei volti sono ottenuti attraverso sottili pennellate nere, che risaltano sul celeste della carnagione, resa più viva e meno fredda dal rosato delle guance, della punta del naso e dal rosso delle labbra. Spiccano i grandi occhi, enfatizzati come gli altri connotati dei volti (i nasi, le narici, gli zigomi, le orecchie, le labbra) e incorniciati dalle sopracciglia, lineari e come dipinte in Dodi, arruffate e ricce in Gianni. L’espressività non è nei sorrisi o negli sguardi, ma nella plasticità e soprattutto nel cromatismo. L’opera risulta al momento inedita.
Elena Facchino