La donazione a “Il Cassero per la Scultura Italiana” di Montevarchi della Gipsoteca dello scultore toscano Odo Franceschi (Sesto Fiorentino – FI, 16 novembre 1879; Firenze, 3 giugno 1958), composta da 62 opere più alcuni strumenti dello studio e un nutrito nucleo di fotografie d’epoca e documenti, da parte del nipote, Sig. Guido Ragionieri, è molto importante perché amplia il patrimonio del Museo con un fondo consistente di un unico scultore, per altro di grande interesse per la sua attività nel campo della scultura pubblica e celebrativa in Toscana e all’estero.
L’arrivo di questo nucleo è ancor più importante poiché esso è stato dirottato a “Il Cassero per la Scultura” dalla direzione della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, destinataria della donazione in prima battuta.
La direzione di Palazzo Pitti ha, infatti, selezionato solamente cinque opere per le proprie collezioni del Novecento ed ha indicato alla proprietà “Il Cassero per la Scultura” di Montevarchi come il destinatario naturale dell’intero fondo affinché questo non venisse disperso, in tal modo riconoscendo implicitamente il valore e l’importanza del nuovo ed unico Museo interamente dedicato alla scultura italiana e della sua fondamentale mission che ne prevede la tutela e la valorizzazione.
Con questa premessa si sono gettate le basi per eventuali rapporti con l’importante Museo fiorentino, certamente lusinghieri per il Cassero e per Montevarchi.
Attualmente un grande bassorilievo raffigurante l’Angelo della Resurrezione del 1929 è già visibile all’interno del bookshop del museo montevarchino, mentre le restanti opere sono ora nel deposito in attesa di restauri.