(Boscomontella-Biadone -TV, 1853; Firenze, 1910).
Giovanissimo frequenta la Scuola di Disegno Pratico istituita a Padova da Pietro Selvatico. Nel 1870 si trasferisce a Firenze dove studia all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Aristodemo Costoli. Per la facciata del Duomo di Firenze esegue alcuni bassorilievi e le statue di «San Simone» e «Beato Angelico». Autore degli «Angeli della morte» sulla tomba del principe Woronzoff nella chiesa di Montmartre a Parigi, nel 1906 partecipa al concorso per il monumento a Ugo Foscolo in Santa Croce a Firenze e, nel 1910, a quello per il generale Manfredo Fanti a Carpi. La sua produzione si riallaccia alle istanze realiste toscane di Adriano Cecioni anche se nelle sue opere di genere, di soggetto storico o di gusto romantico, è evidente il legame con la scultura lombarda. A Firenze espone «Mozart morente» (Museo di Bordeaux), opera molto criticata da Duprè e Rivalta, ma apprezzata da Morelli; con questa scultura partecipa all’Esposizione di Parigi del 1878, a seguito della quale viene acquistata dal governo francese. Espone ancora a Roma nel 1883 («Dio! Non posso piangere», «L’ onda» e «Il castellano») e a Torino nel 1880 (I« primi bocconi»). A Firenze espone con regolarità alla Società delle Belle Arti. Una buona parte della sua produzione è visibile nel Museo Rinaldo Carnielo a Firenze.
Alfonso Panzetta