(Montevarchi-AR, 1865; ivi, 1936)
Allievo di Augusto Rivalta all’Accademia di Belle Arti di Firenze, prosegue gli studi presso Urbano Lucchesi e Raffaello Romanelli. Inizialmente legato ai modi dell’accademia verista, in seguito si accosta al liberty e al Novecento. Autore di un busto di «Umberto I» per Arezzo (1904) e Montevarchi (1905) e dei monumenti a «Garibaldi» di San Giovanni Valdarno (1903), Montevarchi (1907), Bibbiena (1909) e Anghiari (1914). Sempre a Montevarchi esegue anche il monumento a «Mazzini» (1892), a «Gastone Brilli Peri» (1936) ed alcune opere religiose per la Collegiata di San Lorenzo. Già nominato Cavaliere della Corona d’Italia (1903), Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro (1907) e Accademico onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze (1910), nel 1911 diviene Sindaco di Montevarchi, carica che ricopre ancora nel 1920. Autore di numerose opere commemorative dei Caduti della Prima Guerra Mondiale (Bucine, 1922; Laterina, 1923; Montegonzi, 1923; Levanella, 1927), nel 1904 espone e viene premiato a Saint Louis, nel 1906 a Milano («Lavoro e progresso»). Nel 1922 alla Fiorentina Primaverile presenta il bronzo «Tramonto». Espone alla Promotrice di Belle Arti di Torino dal 1909 e con una certa frequenza alle mostre della Società delle Belle Arti di Firenze. Nel Palazzo Reale del Siam è conservata l’opera «Lavoro e progresso» (1906), mentre il Comune di Montevarchi conserva i bronzi «L’Abbondanza», «Il Tempo», il ritratto del pilota «Gastone Brilli Peri» insieme ad altre opere in terracotta e gesso e ad un nutrito gruppo di grandi acquerelli preparatori per monumenti per un totale di 19 opere.
Alfonso Panzetta