(Milano, 1926; ivi, 2016)
Figlia del celebro architetto Giovanni, Lucia Muzio vive sin da bambina in un ambiente ricco di sollecitazioni artistiche e culturali.
Negli anni Quaranta frequenta il vivacissimo Bar Giamaica – ritrovo di intellettuali, politici e artisti – e si forma sotto la guida di Giacomo Manzù e poi, a partire dagli anni Sessanta, frequenta gli studi di Lorenzo Pepe, Giancarlo Marchese e Filippo Scimeca. Laureata in legge e di professione avvocato, Lucia Muzio può dedicarsi a tempo pieno alla plastica solo dal 1989 quando si ritira dall’attività forense.
L’esordio espositivo avviene nel 1999 presso la Compagnia del Disegno di Milano con una mostra curata da Rossana Bossaglia a cui seguono sia personali sia collettive in Italia e all’estero.
Al 2008 risale la mostra antologica alla Galleria Blanchaert nella sua città natale.
Affascinata dalla lezione di tipo cubista e costruttivista, l’artista pone al centro della propria ricerca l’essenzialità della forma: i ritratti e i nudi in gesso, terracotta, marmo, bronzo e alluminio sono caratterizzati rigorosa schematicità e da emozioni espresse tramite linee nette e pure e volumi sintetici.
Lucia Muzio muore a Milano nel 2016.
Federica Tiripelli