Descrizione Progetto
(Amanti), (1900 c.)
Certamente riconducibile agli anni della formazione milanese, questa coppia di «Amanti», nudi e languidamente abbracciati, riferisce non solo di quanto profonda fosse l’assimilazione della lezione scapigliata di Ernesto Bazzaro da parte di Monti, ma anche quanto il giovane scultore fosse attento a ciò che di originale e nuovo si produceva a livello internazionale. Se, infatti, il modellato pastoso e fluido è quello mostrato, gradito ed impartito da Bazzaro nelle lezioni all’Accademia di Brera, e sul quale si formerà un’intera generazione di scultori lombardi che da Troubetzkoy arriva sino al più giovane Pellini; il forte pittoricismo della scultura, lo sfrangiamento della materia e soprattutto l’evidente tentativo di raggiungere una forma di fusione tra figura e ambiente riferiscono della forte suggestione derivata dalla conoscenza delle ricerche dell’ormai noto Medardo Rosso che, da qualche anno a Parigi, era entrato nel vivo del dibattito sull’impressionismo nella scultura. Come è stato ampiamente dibattuto, nella volontà di trasferire taluni effetti tipici della tecnica pittorica alla plastica tridimensionale, Rosso adotterà una modellazione radicalmente “tonale”. Nei primi anni novanta dell’Ottocento Medardo conosce Auguste Rodin con il quale stringe un’amicizia che durerà alcuni anni, ma l’amicizia con lo scultore francese entrerà in crisi intorno al 1898, verosimilmente a seguito della discussione scatenata dalla critica contemporanea sui reciproci influssi. Per quanto riguarda l’opera in esame, Monti pare ricongiungere nuovamente i due grandi scultori internazionali coniugando – in maniera assolutamente originale – le riflessioni sull’impressionismo plastico di Rosso con l’evidente suggestione derivata dal notissimo «Bacio» di Rodin, concepito nel 1885, presentato al Salon parigino del 1898 e reso universalmente noto dall’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Proprio per la risonanza internazionale che ebbe l’opera di Rodin all’Universale parigina, il 1900 circa potrebbe costituire una plausibile datazione per la suggestiva scultura di Monti.
Alfonso Panzetta