Descrizione Progetto
Visione, 1919
Dell’opera in gesso, inedita, è nota la versione bronzea in collezione privata. Come rievocazione classica della mènade greca, il corpo nudo della fanciulla è curvato all’indietro mostrando l’elevata finezza tipica di Monti. Il volto dai lineamenti delicati, si appoggia al braccio destro, che unendosi al sinistro forma un’aureola. I capelli mossi sono legati ad un nastro che raggiunge il suolo, formando un armonioso intreccio. La struttura sembra essere sostenuta dal velo. La femminilità viene definita dal ventre e dai perfetti seni. La luce viene assorbita dalla materia e pare che modelli i volumi e ondeggi sulle forme. Racchiusa all’interno di un immaginario triangolo, dove dinamicità ed eleganza riescono a fondersi creando una perfetta sintesi statica. L’opera in bronzo fu esposta nel 1919 all’esposizione nazionale della Società Promotrice delle Belle Arti, occasione per la quale, sul quotidiano «La Stampa», viene descritta «Visione titolo di una graziosa figura dall’agile movenza, di Michelangelo Monti, d’un bel effetto decorativo […]».
Federica Marrubini