Sabato 30 novembre ore 16.30

La tua mente è la tua casa. La tua mente è la tua prigione

Il Sistema museale del Valdarno presenta al pubblico una mostra diffusa nel territorio: i sette musei del sistema regionale sono infatti le sedi espositive di una narrazione artistica inedita, curata da Nicolas Ballario, che vede la presenza di importanti artisti internazionali riflettere sui temi del museo e del limite, inteso come protezione o costrizione.

L’idea è quella di indagare il concetto stesso di museo: come una casa universale, al pari di una gabbia dorata, il museo circoscrive il tempo e lo spazio; sospende gli oggetti in una dimensione altra; esplora le ambiguità di un confine che è nello stesso tempo protezione e limite. È proprio entro i confini del museo che è possibile superare ogni barriera: l’opera d’arte – divergente, se non eversiva – si offre come viatico per evadere dalle costruzioni e costrizioni dell’uomo, come passe-partout per uscire dalle prigionie del pensiero cogliendo la vertigine di una visione aperta, profonda, sorprendente, in grado di scardinare ogni schema, maglia, struttura o sovrastruttura.

Il Cassero ospiterà le opere di Gianni Lucchesi e il video X di Daniele Costa.

Daniele Costa nasce a Castelfranco Veneto nel 1992. Avvia la sua pratica artistica nel 2014 dedicandosi prevalentemente al video. Dopo la laurea di primo livello in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo all’Università di Padova, completa gli studi in Arti Visive nel 2017 presso l’Università IUAV di Venezia. La ricerca si focalizza sulla conoscenza del corpo umano, in due direzioni di introspezione personale: da una parte il funzionamento interno, basato su approfondimenti medico-scientifici, dall’altra la singolarità umana, il rapporto dell’individuo con la storia e con il mondo.

Gianni Lucchesi nasce a Pisa nel 1965. Inizia la sua attività artistica nel 1985 e partecipa numerose mostre ed eventi di rilievo sia nazionale che internazionale come l’Art Fair di Berlino e la Biennale d’arte contemporanea di Casablanca in Marocco, vince concorsi d’arte contemporanea e realizza opere pubbliche. Il suo lavoro è da sempre animato dal desiderio di tradurre visivamente le riflessioni scaturite dall’indagine della psiche e degli stati emotivi dell’individuo. Le opere esplorano la relazione tra il singolo e il suo mondo interiore, così come il rapporto con gli altri e l’ambiente circostante. Attraverso metafore visive che attingono a linguaggi universali, esiti di una ricerca artistica e spirituale, Lucchesi riesce a dare forma, volume e colore alle emozioni.

La mostra è concepita come un percorso diffuso. Dopo il primo biglietto a pagamento, tutti gli altri ingressi saranno ridotti. L’ingresso a Casa Masaccio e la visione dell’opera di Cavriglia sono gratuiti. A coloro che visiteranno tutte le sedi della mostra sarà riservato un ricordo speciale.

Informazioni:
0559108272-4, info@ilcasseroperlascultura.it
segreteria.museidelvaldarno@gmail.com
www.museidelvaldarno.it